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COMPENDIUM BABALONIS

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view post Posted on 26/9/2020, 04:34


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- COMPENDIUM BABALONIS -

Il Compendium Babalonis è un testo creato da Y.A. contenente tutte le informazioni attualmente esistenti al mondo sulla Dea Babalon.
Esso è diviso in due parti: la prima rappresenta null'altro che una ricerca enciclopedica e sincretica di tutte le manifestazioni passate della Dea Rossa, dalla preistoria agli inizi del 900, attraversando popoli e culture antiche. Di nome in nome, la Dea è sempre stata presente con l'uomo fin dall'alba della Creazione.

Nella seconda parte si trova invece tutto il materiale teistico, iniziatico e ritualistico inerente la Dea estrapolato da testi sacri redatti da occultisti del calibro di Aleister Crowley e Jack Parsons e da fonti web dedicate al Culto.
È questa la parte più importante del Compendium Babalonis, da qui in avanti compare il nome Babalon con tutto ciò che ne riguarda filosofia, mitologia teista e pratica magica.
Di seguito è riportato il testo integrale di questa seconda parte del Compendio, cocominciando con un estratto dal libro che più d'ogni altro ha reso nota al mondo la Donna Scarlatta: la Bibbia.

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LA DEA NELLA BIBBIA

Così è riportato nel libro dell'Apocalisse:

- Vidi una donna seduta sopra una bestia scarlatta, coperta di nomi blasfemi, con sette teste e dieci corna.
La donna era ammantata di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle, teneva in mano una coppa d'oro, colma degli abomini e delle immondezze della sua prostituzione.
Sulla fronte aveva scritto un nome misterioso: «Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli abomini della Terra».
E vidi che quella donna era ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. -

BABALON: LA DEA ROSSA

Babalon è indicata come la Donna Scarlatta, la Grande Madre e la Madre delle Abominazioni. La sua forma divina è quella di una puttana sacra e il suo simbolo principale è il Calice o Graal. Il suo consorte è Chaos, il "Padre della vita" nonché forma maschile del Principio Creativo. Babalon è spesso descritta mentre cavalca la Bestia dell'Apocalisse, l'untogenito del Diavolo, con il quale Aleister Crowley si era identificato personalmente. Come Aleister ha scritto: “Cavalca la Bestia; nella mano sinistra tiene le redini, rappresentando la passione che li unisce. Alla sua destra tiene in alto la coppa, il Santo Graal in fiamme ricolmo di amore e morte. In questo calice si mescolano gli elementi del sacramento dell'Eone ”( Libro di Thoth ). In senso più generale, Babalon rappresenta la donna liberata e la piena espressione dell'impulso sessuale.
All'interno del sistema mistico di Crowley, l'adepto raggiunge una fase finale in cui deve attraversare l'Abisso, quella grande regione selvaggia della dissoluzione. Choronzon è l'abitante lì, e il suo compito è quello di intrappolare il viaggiatore nel suo insensato mondo di illusione. Tuttavia, Babalon è dall'altra parte, e fa cenno con la mano. Se l'adepto si dona a lei - il simbolo di questo atto è il versamento del proprio sangue nel suo Graal - si impregna in lei, per poi rinascere come un maestro e un santo che abita nella Città delle Piramidi. Questo processo è magnificamente descritto nel 15° Aethyr di The Vision and the Voice:

- Mentre la danzatrice si gira, lei canta con una voce strana e lenta, accelerando mentre procede: Raccolgo ogni spirito che è puro e lo intreccio nella mia veste di fiamma. Lecco le vite degli uomini e le loro anime brillano nei miei occhi. Sono la potente maga, la lussuria dello spirito. E danzando raccolgo per mia madre Nuit le teste di tutti coloro che sono battezzati nelle acque della vita. Sono la lussuria dello spirito che divora l'anima dell'uomo. Ho preparato una festa per gli adepti e quelli che ne prendono parte vedranno Dio. -

Il concetto contenuto in Babalon è quello dell'ideale mistico, la ricerca di diventare uno con tutti. Questo processo richiede necessariamente il rifiuto dell'ego e la necessità di negare qualsiasi cosa, diventando perfettamente passivo verso il mondo, permettendo a tutte le esperienze di farsi avanti, abbandonandosi al diluvio della sensazione e degli eventi. Attraverso questo, il mistico arriva al contatto diretto con la vita, formulando il vino del Graal , essendo la comprensione distillata derivata dall'esperienza cruda. Questo processo ha chiaramente il suo analogo nella figura della donna della notte.

Babalon è descritta in vari punti nei testi di Thelema, ma il suo aspetto più edificante è in The Vision and the Voice, come parte della visione che spiega la funzione del Calice:

- Guarda la coppa il cui sangue è mescolato in essa, poiché il vino della coppa è il sangue dei santi. Gloria alla Donna Scarlatta, Babalon la Madre delle Abominazioni, che cavalca la Bestia, poiché ha versato il loro sangue in ogni angolo della Terra e ecco! lo ha mescolato nella coppa della sua prostituzione. Con il soffio dei suoi baci l'ha fermentato, ed è diventato il vino del Sacramento, il vino del sabato; e nella Santa Assemblea l'ha versato per i suoi adoratori, ed essi si erano ubriacati con esso, così che faccia a faccia hanno visto mio Padre. Così si sono resi degni di diventare partecipi del Mistero di questo santo vaso, perché il sangue è la vita. Si siede così di tanto in tanto, e i giusti non si stancano mai dei suoi baci, e con i suoi omicidi e fornicazioni seduce il mondo. Qui si manifesta la gloria di mio Padre, che è la verità. (Questo vino è tale che la sua virtù si irradia attraverso il calice, e io ne godo ubriaco. E ogni pensiero viene distrutto da esso. Rimane solo lei, e il suo nome è Compassione. La "Compassione" è il sacramento della sofferenza, partecipata dai veri adoratori dell'Altissimo. Ed è un'estasi in cui non c'è traccia di dolore. La sua passività (passione) è come rinunciare a se stessi.)

- The Vision and the Voice , 12th Aethyr, Aleister Crowley.

LA DONNA SCARLATTA

La Donna Scarlatta è vista come una manifestazione rappresentativa o fisica del principio femminile universale, ossia di Babalon. In una nota a piè di pagina del Liber Reguli, Crowley spiega come la Donna Scarlatta e la Bestia siano "gli emissari terreni degli Dei". Quindi scrive nei commentari:

È necessario dire qui che La Bestia sembra essere un individuo definito; vale a dire, l'uomo Aleister Crowley. Ma la Donna Scarlatta è un ufficiale sostituibile in caso di necessità. Quindi fino a questa data attuale di scrittura, Anno XVI, Sole in Sagittario, ci sono state diversi detentori del titolo.

Aleister credeva che molte delle sue amanti giocassero un ruolo cosmico, fino al punto di adempiere alla profezia. Di seguito è riportato un elenco di donne che considerava essere donne scarlatte (le citazioni provengono dai commenti ):

• Rose Edith.

• Mary d'Este Sturges.

• Jeanne Robert Foster.

• Roddie Minor.

• Marie Rohling.

• Bertha Almira Prykryl.

• Leah Hirsig.

Molti moderni Thelemiti credono che la forma essenziale della Donna Scarlatta possa essere adempiuta da qualsiasi donna che lo scelga e si identifichi appieno in ciò che Babalon rappresenta, lasciando "entrare" la Dea dentro sé stessa, lasciandosi guidare dal suo vorticoso e insaziabile impulso sessuale privo di dogmi e limiti morali.
Ogni donna può essere manifestazione terrena della Dea Rossa.

CONCETTO DI PROSTITUZIONE

Chiunque rinuncia al proprio ego per soddisfare le esigenze e le richieste di qualcuno maggiormente facoltoso, in cambio di qualcosa, commette prostituzione.
Babalon è la Signora dell'ottavo cerchio infernale, dove risiedono adulatori e seduttori, ossia coloro che fanno mercimonio di loro stessi.
Questo si traduce non soltanto nella prostituzione di tipo carnale, ossia offrire favori sessuali non tanto per semplice piacere fine a sé stesso ma finalizzata a ottenere qualcosa (ricchezza, potere, posizione sociale ecc...), ma anche nella prostituzione spirituale.
Io mi faccio "ruffiano" e "spia" del potente al fine di avanzare (es. nel lavoro) e ottenere benefici per me stesso a discapito di terze parti.
Anche un simile comportamento è prostituzione e lei, la prima prostituta, abita anche in queste cose.
Prostituta, puttana, non è dunque sinonimo di offesa ma bensì di individuo estremamente astuto.
Per avere una vita piena di ricchezza e successi occorre annullare sé stessi per adorare Babalon come propria unica Dea, in tal senso lei si prostituisce con i propri devoti. Ricchezza e potere in cambio di un unica cosa: adorazione e totale sottomissione dell'animo.
La Dea ne beneficia in potere, l'adepto in possedimenti in vita e gioia carnale dopo la morte.
Nello stesso modo per avere successo nelle cose della vita occorre altresì mettere da parte l'amor proprio e sapersi svendere al miglior offerente, che sia carnalmente o meno.
Questo è il reale significato della prostituzione, la più potente delle malie di cui una donna è capace. Fin dai tempi antichi, prima dell'affermarsi del patriarcato, è sempre stata la donna a guidare e insegnare all'uomo.
Quei tempi sono tornati, Babalon è tornata, danza libera nel mondo, lussuriosa e ubriaca del sangue dei santi celesti caduti tra i piaceri delle sue tentazioni. Il suo nome significa "Prostituta Malvagia" in enochiano, la lingua parlata all'Inferno nonché alfabeto magico in uso presso gli occultisti fin dal 16° secolo.

MADRE DEGLI ABOMINI

La Dea Rossa sottrae il seme dagli uomini. Lo fa mediante l'atto di masturbazione di quanti praticano autoerotismo pensando a lei, tramite l'unione dell'uomo con la sacerdotessa che ne incarna il nome in Terra (o Donna Scarlatta) o tramite le polluzioni notturne provocate da sogni erotici suscitati dalle Succubi, sue figlie ed emanazioni nonché sue doppelganger nell'aspetto guidare da un unica mente e incaricate di sottrarre il seme degli uomini, e con questo elisir si ingravida generando ogni sorta di abominio infernale.
Ogni entità infera ad eccezione degli angeli che precipitarono guidati da Lucifero, è frutto del suo lussurioso ventre.
Infine lei, la Santa Madre, si unisce con la sua stessa progenie generando altri orrori, il tutto al fine di popolare l'intero Inferno a tal punto che codesti spiriti di impurità ne fuoriescano giungendo nel nostro piano esistenziale e corrompendolo nel tentativo di inquinare anche i piani celesti. Nel far questo la Grande Dea, madre originaria della vita in tempi ancestrali, porta rispetto per il creato e tutti i suoi abitanti poiché mai essi l'hanno ripudiata, eccezion fatta per l'uomo il quale come dimostrato va corretto, punito, guidato, accompagnato onde evitare di cadere nella corruzione di falsi Dei come già accaduto.
Il suo Regno è un luogo tetro, buio, dove piacere e agonia si mescolano l'un l'altra.
Anime umane torturate, smembrate, stuprate, che soffrono ma godono del piacere carnale del dolore. Sangue, dissolutezza, caos soggetto a un unica autorità, lei, la Madre e Regina di tutto questo. La creatrice di quel luogo paradisiaco.
La Dea Scarlatta.
Nel giorno dell'Apocalisse la Dea cavalcherà il mostruoso figlio concepito con Satan, la vera forma di colui che abitò nell'uomo conosciuto come Aleister Crowley ossia la Bestia, e i cieli crolleranno e i santi del passato e quanti predicano ancora il patriarcato periranno, riempiendo con il loro sangue la coppa dalla quale lei berrà ubriacandosi di morte.
Il suo avvento sarà preceduto dall'operato di quattro cavalieri, uno dei quali sta agendo nel momento stesso della stesura di queste righe.
Questo è il segno: Babalon è alle porte.

LODI ALLA DEA ROSSA

- Benedetta sia Lei, che ha riempito la Sua Coppa con ogni Goccia del mio Sangue, così che la mia Vita si è perduta totalmente nel Vino del Suo Rapimento!
Guarda, Lei come è ubriaca, e barcolla vicino ai Paradisi, si rotola nella Gioia, gridando forte la Canzone dell’ultimo Amore! Non è Lei la tua vera madre insieme alle Stelle, o figlio mio, e non l’hai tu abbracciata nella Follia dell’Incesto e dell’Adulterio? Sì, benedetta sia Lei, benedetto sia il Suo Nome, ed il Nome del Suo Nome, in tutte le Ere! -

(da Liber Aleph vel CXI, Il Libro della Saggezza e della Follia, di Master Therion)

- Sette sono i veli della ragazza danzante
nel Suo harem.
Sette sono i nomi
e sette sono le lampade accanto al Suo letto.
Sette eunuchi La guardano con spada sguainata;
Nessun uomo può venire a Lei durante la notte.
Nella Sua coppa di vino sono sette fiotti di sangue
dei Sette Spiriti di Dio.
Sette sono le Teste della Bestia che Lei cavalca.
La testa dell’Angelo: la testa del Santo:
la testa del Poeta: la testa della Donna adultera:
la testa dell’Uomo di Valore: la testa del Satiro:
e la testa di un Leone-Serpente.
Sette lettere ha il Suo Santissimo nome; ed è

Questo il Sigillo sull’Anello che si trova al Suo dito indice: ed è il Sigillo sulle Tombe di coloro che Lei ha assassinato.

Qui è la Saggezza. Lasciate che Colui che ha Comprensione conti il Numero di Nostra Signora; dato che esso è il numero di una Donna; e il Suo Numero è Cento e Cinquanta e Sei. -

(da The Book of Lies, di Master Therion)

- Gloria eterna alla Grande Meretrice, madre di tutti noi, Signora del dolore e del piacere, giustiziera degli infedeli, sposa del Demonio e madre/amante della Bestia.
Giunga il suo Regno di depravazione e giustizia sulla Terra, cada la sua spada sulla testa degli iniqui, si riempia la sua coppa del sangue dei suoi nemici e possa lei ubriacarsene e nell'enfasi dell'estasi donare a noi tutti l'eterna lussuria della carne.
Amen. -

(Templum Babalonis)

LA DONNA DELL'APOCALISSE

Come Donna Scarlatta Babalon presiederà agli ultimi giorni. Ella, cavalcando la Bestia, diffonderà sciagure, pestilenze e dissensi tra gli uomini.
Alle sue spalle una legione di demoni l'accompagnerà come un corteo e dopo aver purificato la Terra dagli infedeli, lei stessa guiderà la scalata dei Cieli delle orde al suo servizio.
Infine, giungendo alle soglie dei cancelli dell'ultimo Cielo, condurrà l'uomo al cospetto di Dio e quando questi sceglierà lei al posto del Signore, il Dio despota perderà la propria regalità.
Il Paradiso diverrà un Inferno, Santi, Martiri di Cristo e fedeli del falso Dio periranno, e il loro sangue riempirà il suo calice d'oro, e Nostra Madonna Babalon se ne ubriacherà fino a barcollare e trasformare il Cielo in un orgia di morte e lussuria.
Tutto questo si traduce, in senso metaforico, nel portare dissensi e peccato all'interno delle dottrine della Via della Mano Destra, prima tra tutte la Chiesa Cattolica. Babalon infiltra i suoi devoti tra i ranghi del Clero, e questi corrompono la Chiesa dal suo interno trasformandola in un entità totalmente diversa da quella fondata dal Cristo. Già mentre queste righe vengono redatte in essa alberga avarizia, corruzione e sete di potere, e la Chiesa del Dio diverrà la Chiesa della Dea e plasmerà il mondo a immagine e somiglianza di Nostra Signora.
L'era di Babalon è alle porte.

I COMANDAMENTI DI BABALON

• Onorerai e adorerai un unica Divinità e non vi sarà donna che amerai al pari di lei, Babalon la tua Signora e Padrona, la madre della fornicazione ai cui piedi tu striscerai.
• Nel chiedere a Nostra Signora Babalon non scordarti di offrire in cambio il tuo stesso sangue nella sua coppa.
• Non sottrarti mai ad alcun piacere carnale ne devi porre limitazioni a esso, poiché la carne è dono di Babalon la tua Dea.
• Rinuncia a ogni forma egoica, rinuncia al tuo Io, rinuncia alla tua dignità, rinuncia ad ogni ambizione e aspirazione. Lascia fluire gli eventi nella tua vita, combatti solo se la tua incolumità è minacciata, e non desiderare altro per te stesso che non sia unicamente di servire, adorare, onorare e amare Babalon la tua Dea.
• Nello sfruttare sostanze alteranti per la riuscita delle tue operazioni mistiche, premurati di evitare quelle che danneggiano il tuo corpo, tempio di carne di Babalon la tua Dea.
• Porta rispetto alle creature viventi diverse dalla tua specie.
• Non prendere impegni a cui non potrai tener fede con Babalon la tua Dea, o sarai privato per sua mano di ciò che ti ha donato e non avrai altro modo per riconquistare la sua fiducia se non l'autoflagellazione in espiazione della tua colpa.

SESSO RITUALE E NON SOLO

Il sesso rituale è quella complessa pratica, eseguibile sia in due o più persone che da soli tramite autoerotismo, in cui, durante l'atto sessuale, si eseguono operazioni rituali come la pronuncia di formule o mantra (es. "In Nomine Babalon"), accompagnate solitamente da sigilli precedentemente disegnati, su di un altare o in altro luogo consacrato a tale pratica.
Durante l'operazione l'operatore deve essere in grado di bilocare la propria mente focalizzando parte della propria attenzione sulla pratica oggetto del piacere (impossibile altrimenti, ad esempio per un uomo, mantenere l'eccitazione) e parte sulla ritualistica da eseguire e sullo scopo desiderato.
Infine, nel momento dell'amplesso, deve saper gestire le proprie energie, visualizzarle e convogliarle verso uno scopo, un simbolo o un nome (es. Babalon, la stella a sette punte della Dea ecc..).
Nel breve attimo dell'amplesso la mente entra infatti in uno stato simile alla trance meditativa, ed è in quel breve istante che la parte più importante di tutto il rituale va eseguita.
Babalon è la Dea della magia sessuale, lei l'ha creata e insegnata alle sue prime ierodule, ma non solo; come già visto Babalon presiede anche al semplice sesso fine a sé stesso.
Per quasi due millenni il piacere sessuale, impulso naturale di tutte le creature viventi, è stato criminalizzato da una società misogina, patriarcale, chiusa, bigotta, plasmata dalle dottrine della Via della Mano Destra.
Babalon distrugge tutto questo, fa a pezzi ogni dogma morale legato alla sessualità, e nell'estasi del piacere riconduce i propri figli al contatto con il proprio lato più naturale, istintivo e bestiale.
Babalon è la distruttrice della morale e la sacerdotessa che ne incarna la funzione di Donna Scarlatta ne è manifestazione terrena.

IL LIBRO DI BABALON

Aleister Crowley non fu il primo e neppure l'ultimo a menzionare il nome "Babalon". Circa quattrocento anni prima di lui il medium Edward Kelley parlò di una Dea chiamata "Babalond" (con la lettera D finale) il cui nome tradotto dall'enochiano voleva significare "prostituta malvagia".
Dopo di lui, l'occultista Jack Parsons iniziò una serie di rituali, su modello delle operazioni magiche di Crowley, al fine di portare Babalon sul nostro piano dell'esistenza e concepire un figlio astrale con la Dea. Questi rituali sono detti Babalon Working e sono trattati in una moltitudine di testi esoterici.
Tuttavia, prima di iniziare questo lungo lavoro magico, Parsons ricevette direttamente dalla Dea quella che l'uomo definì come la parte mancante dei testi di Crowley, ossia il Liber 49 o Libro di Babalon, con le istruzioni per l'esecuzione del Babalon Working.

LIBER 49 (Il Libro di Babalon) dettato da Nostra Signora Scarlatta all'uomo conosciuto come Jack Parsons in data 28 febbraio 1946.

1. Sì, sono io, Babalon.
2. E questo è il mio libro, che è il quarto capitolo del Libro della Legge e completa il nome, perché io vengo da Nuit figlia di Horus, l’incestuosa sorella di Ra-Hoor-Khuit.
3. È BABALON. È tempo, sciocchi !
4. Tu mi hai chiamato, o sciocco maledetto e amato.
5. Amarmi è meglio di ogni altra cosa, se sotto le Stelle notturne del Deserto brucerai il mio incenso davanti a me, mi invocherai con cuore puro e la Fiamma del Serpente in esso, verrai a giacere sul mio petto, e per un bacio sarai disposto a dare tutto.

(versi da 6 a 8 mancanti)

9. Ora sappi che io, Babalon, prenderò carne e verrò tra gli uomini.
10. Verrò come un Fiamma Guizzante, come un Subdolo Canto, come una Tromba del Giudizio, come uno Stendardo dinnanzi agli Eserciti;
11. E raccoglierò i miei figli accanto me, perché il Tempo è a portata di mano.
12. E questo sarà il modo della mia incarnazione. State attenti.
13. Tu offrirai tutto ciò che sei e tutto ciò che hai sul mio Altare, non trattenendo nulla per te. E sarai duramente percosso, e poi cacciato e maledetto, e vagherai solitario in luoghi abominevoli.
14. Tu oserai. Non l’ho chiesto a nessun altro, né altri lo hanno chiesto. Gli altri sono inutili. Ma tu lo hai voluto.
15. Sappi allora che, la prima volta che venni a te, tu eri un gran Signore e io una fanciulla innamorata. Ah, cieca follia!
16. E quanta inutile follia da allora in poi! Così è stato, attraverso le molte forme oltre le quali sei arso [nell'anima n.d.r.].
17. Verrò di nuovo, nella forma che tu intuirai, e sarà l'ora del tuo Sangue.
18. L’Altare va bene, e così la Veste.
19. Il Profumo è di sandalo, e il panno è verde e oro. Ed ecco la mia coppa, il nostro Libro e il tuo pugnale.
20. C’è una Fiamma.
21. Il Sigillo della Devozione. Che sia consacrato, che sia sincero, che sia riconfermato giornalmente. Il tuo amore è per me. Procurati un disco di rame del diametro di tre pollici, e dipingi su di esso la stella d’oro su campo blu; la mia stella , di Babalon.
22. Sarà il mio talismano. Consacralo con i rituali supremi della Parola e della Coppa.
23. Per chiamarmi, fai come sai ; tutte le canzoni d'amore sono per me. Mi cercano anche nel Settimo Aethyr.
24. Questo per un tempo stabilito. Non cercare la fine, ti istruirò a modo mio ; ma sii sincero. Sarebbe duro per te se fossi la tua amante e fossi con te. Eppure lo sono, e sono con te.
25. Io ti procurerò un "veicolo" (Donna Scarlatta), quando o dove non te lo dico. Non la cercare, non la chiamare. Lascia che Ella si dichiari. Non dire niente. Stai zitto. Avrai le prove (che è proprio lei a manifestarsi).
26. Il mio veicolo deve essere perfetto. Questo è il modo della sua perfezione :
27. Il Lavoro è di nove lune.
28. E’ un Lavoro di Astarte, con la musica e festa, con il vino e tutte le arti dell’Amore.
29. Lasciala dedicarsi e consacrarsi : Sangue al Sangue, Cuore a Cuore, Mente a Mente - unica nella Volontà, nessuno senza il Cerchio, tutto per me.
30. E Lei vagherà nel Bosco Stregato sotto la Notte di Pan ; e saprà i misteri della Capra e il Serpente, e dei Bambini Nascosti.
31. Io ti provvederò del luogo e delle basi materiali ; a te le lacrime e il Sangue.
32. E’ difficile (la scelta) tra Materia e Spirito ? (Lo sarà forse per te ; invece) per me è estasi e agonia inenarrabile. Ma io sono con te. Ho grande Forza, abbine altrettanta.
33. Tu preparerai il mio libro per l’istruzione di Lei : infatti, devi insegnargli che Lei avrà Capitani e Adepti al suo servizio. Sì, tu intraprenderai il Pellegrinaggio Nero, ma non sarai tu a ritornare.
34. Lasciala preparare il suo Lavoro secondo la mia voce nel suo cuore, con il tuo Libro come guida e nessun altro che la istruisca.
35. E lasciala essere saggia, sicura ed eccellente in ogni cosa.
36. Ma falla riflettere su questo : la mia strada non è nei modi solenni o ragionevoli, nei modi motivati, ma nel modo selvaggio e libero dell’Aquila e nel modo subdolo del Serpente.
37. Poiché io sono Babalon, e lei è la mia unica figlia, e non ci sarà mai nessuna altre donna come lei.
38. Nel mio nome ella avrà ogni potere, e tutti gli uomini, e tutte le cose eccellenti, e i Re e i Capitani e i Servitori Segreti al suo comando.

39. I Servitori sono scelti in segreto per la mia forza in lei : così io ti fornirò un Capitano, un Avvocato, un Agitatore e un Ribelle.
40. Chiamami, Figlia mia, e verrò a Te. Tu sarai piena della mia Forza e del mio Fuoco, e la mia passione e la mia potenza ti circonderanno e ispireranno, e la mia voce in te giudicherà le Nazioni.
41. Nessuno potrà resistere a Te, mia amata. Anche se ti chiameranno la Prostituta, la Puttana, il Falso e il Male, queste parole si risolveranno per loro in Sangue in Bocca, e strisceranno nella polvere da allora in poi.
42. Ma i miei figli ti conosceranno e ti ameranno, e questo li renderà liberi.
43. Tutto è nelle tue mani, tutto il potere, ogni speranza, ogni futuro.
44. Uno è venuto come Uomo (Gesù), ma era debole e non è riuscito.
45. Una è venuto come Donna (Maria), ma era stupida e non è riuscita.
46. Ma Tu sei al di là di Uomo e Donna : la mia Stella è in Te.
47. Anche adesso, la tua ora scocca sull’orologio di mio Padre, che preparò (per te) un Banchetto e un Letto Nuziale. Ero la Sposa pronta per l’Iniziazione - come è stato scritto : TOPAN.
48. Ma adesso, l'ora della nascita è vicina : adesso sarà il mio Adepto a essere crocifisso.
49. Dovrai fornire le tue Lacrime, il tuo Sudore, il tuo Sangue, il tuo Seme, il tuo Amore, la tua Fede. Ah, sì : io ti svuoterò come il Calice che è il mio, di Babalon.
50. Fai presto e passerò il Primo Velo, per parlare con te attraverso i tremore delle Stelle.
51. Fai presto e passerò il Secondo Velo, mentre Dio e Gesù saranno colpiti dalla Spada di Horus.
52. Fai presto e passerò il Terzo Velo, e le Creature dell’Inferno si volgeranno di nuovo all’Amore.
53. Per amor tuo passerò attraverso le Fiamme dell’Inferno, anche se la mia lingua ne verrà arsa.
54. Fatti vedere nudo ed eccitato per me, che invochi il mio Nome.
55. Fammi ricevere tutta la tua virilità nella mia coppa, che io la possa bere.
56. Sì, vinceremo la Morte e l’Inferno insieme.
57. E la Terra è mia.
58. Tu farai il Pellegrinaggio Nero.
59. Sì, anch’io sono Babalon, e sarò libera. O stolto, liberati dei tuoi sentimenti ! Sono forse io la Reginetta di bellezza del tuo villaggio, e tu uno studentello che continua a sfregare il naso sulle mie natiche ?
60. No. Io sono Babalon, stupidi ! Il mio tempo è venuto, e questo è il mio Libro che il mio Adepto prepara : è il libro di Babalon.
61. Sì, Adepto mio, nel Pellegrinaggio Nero. Tu sarai maledetto, e questa è la natura della maledizione : tu dovrai pubblicare in appendice di questo Libro l’Insegnamento segreto degli Adepti, che tu sai, senza tacere nessuna parola di esso. Così ti grideranno : Pazzo, bugiardo, diffamatore, traditore ! Non eri forse soddisfatto dei segreti magici che hai ricevuto ?
62. Non c’è altro modo, caro sciocco : è l’Undicesima Ora.
63. Il Sigillo di mio Fratello è sulla Terra, e il suo Avatar è dinnanzi a voi ; c’è trebbiatura del grano e calpestio di uve, che non devono cessare fino a quando la Verità non sarà nota financo all’ultimo degli uomini.
64. Ma voi che non vi accontentate e che vedete al di là, afferrate le mani dei miei Figli e raccogliete il mondo, nell’ora del vostro raccolto !
65. Raccogliere insieme nelle Congreghe, come nel Tempo il cui numero è Undici, che è anche il mio numero. Raccogliete insieme in pubblico, nel canto e nella danza e nelle feste ; raccogliete insieme in segreto, essendo nudi e senza vergogna, e gioendo nel mio nome.
66. Tratterai i tuoi incantesimi dal mio libro e li praticherai in segreto, inducendo l’Incantesimo Supremo.
67. Il Lavoro dell’Immagine, e la Pozione e il Fascino, e il lavoro del Ragno e del Serpente, e dei Piccoli che vanno al Buio : questo è il tuo lavoro.
68. Chi ama non odia, chi odia ha paura, lasciategli assaporare la paura.
69. Questo è il suo modo, Stella. Bruciante, luminosa Luna, Strega.
70. Tu il Segreto, l’Emarginato, il Maledetto e Disprezzato, anche tu che hai raccolto segretamente il vecchio dei miei riti sotto la Luna.
71. Tu il Libero, il Selvaggio, il Nomade che cammina solo e abbandonato.
72. Vedete ? Il mio Fratello schiaccia il mondo come una noce, perché voi lo possiate mangiare.
73. Sì, mio Padre ha preparato una Casa per Te, e mia Madre ha preparato un Letto di Nozze ; e mio Fratello ha confuso i tuoi nemici.
74. Io sono la Sposa Prescelta ; venite alle Nozze, venite ora !
75. La mia gioia è la gioia dell’Eternità, e la mia risata è la risata ubriaca di una Prostituta nella Casa dell’Estasi.
76. Tutti i vostri amori sono sacri : consacrateli a me !
77. Orsù, traccia la mia Stella sui tuoi Stendardi, e andiamo avanti nella Gioia e nella Vittoria ! Nessuno ti contraddirà e nessuno starà dinnanzi a te, per la Spada di mio Fratello.
Invocami e chiamami nelle Convocazioni e nei Rituali, e invitami nei tuoi Amori e nelle tue Battaglie ; nel mio Nome, Babalon, nel quale tutto il potere è dato !

LA NASCITA DELLA DEA SCARLATTA (dal Libro di Babalon)

La Nascita di Babalon.
Perché quel Tumulto tra le Stelle,
che brillavano così immobili fino ad ora ?
Perché quei solchi di Dolore e Ira
sulla Fronte Immortale ?
Perché il Volto di Dio è diventato grigio
E i suoi Angeli, tutti bianchi ?
E cos’è quella terribile Stella Rubino
che arde nella notte cremisi ?
Cos’è la bellezza di Fiamme così brillanti
attraverso l’Alba terribile ?
Lei si è incarnata, Lei è venuta
a giudicare i vostri Troni.
O Re codardi, per voi la fine è giunta
nella Nascita di Babalon.
Ho camminato per tre notti terribili
nelle sale oltre la disperazione.
Ho dato Midollo e Lacrime e Sudore
e Sangue, per farla più bella.
Ho disteso il mio amore, ho fracassato il mio cuore,
ho riempito la Coppa di Sangue ;
quel sangue che potrebbe scorrere, dai lombi della Maledizione,
nella Coppa della Fratellanza.
Le Città vibrano nell’Urlo dell’Acciaio,
dove la Spada di Guerra è sguainata ;
cantate, o Santi, perché è venuto il giorno
della Nascita di Babalon.
Ora Dio ha chiesto il Libro del Giudizio
leggendo in esso il proprio Nome,
e la Grazia di Dio e la Colpa di Dio
lo hanno pronunciato come un Peccato.
I suoi sanguinari Sacerdoti lo hanno afferrato per la veste
e macchiato la veste di lino
E le Sue vittime sciamano, dal Suo Inferno scoperchiato,
per trascinare giù il Suo Regno.
Ora i Papi, i Re e i piccoli Dei
sono malati, tristi ed esangui,
nel vedere la Stella Cremisi che scoppia
come Sangue sulla Alba,
Mentre suonano le Trombe, e le Stelle gioiscono
alla Nascita di Babalon.
Babalon è troppo bella
per la vista di occhi mortali.
Ella ha nascosto la sua Leggiadria
nei solitari cieli della Mezzanotte,
ha riavvolto la sua Bellezza nelle vesti del Peccato,
ha impegnato il suo Cuore con un Porco,
e ama, e dà tutto quello che ha preparato
per il Vino Immortale dei Santi.
Ma ora l’Oscurità è lacerata
e le Vesti del Peccato sono andate,
E nuda si leva come una Lama terribile
e una Fiamma, e una splendida Canzone ;
nuda in carne mortale e raggiante
per la nascita di Babalon.
Lei è rinata come una Fanciulla mortale,
dimentica del suo rango elevato ;
Ha aperto le Sue braccia al Dolore e alla Morte,
ha osato affrontare il Destino ;
e la Morte e l’Inferno sono alle Sue spalle,
ma i Suoi occhi risplendono con la Vita ;
il Suo Cuore è alto, la Sua Spada è forte
per affrontare la lotta mortale ;
la Sua Voce è sicura come la Tromba del Giudizio
per schiantare la Casa dell’Errore,
e anche se le pareti sono alte e la pietra è solida,
e la Regola dell’Inferno è durata a lungo,
i Cancelli cadranno, e i Ferri si romperanno,
nella Nascita di Babalon.
La sua Bocca è rossa, i suoi Seni sono belli,
i suoi Fianchi sono pieni di Fuoco,
e la sua Lussuria è forte come un Uomo è forte
nel calore del suo desiderio,
e la sua Puttanaggine è Santa quanto la Virtù è Peccaminosa
sotto il Santo Cielo,
e i suoi Baci trascineranno tutto il Mondo
in una Lussuria Immortale.
E voi riderete, e amerete, e seguirete la sua Danza
quando l’ira di Dio sarà svanita,
e si potrà sognare non più di Inferno e di Odio, nella Nascita di Babalon.

CONSACRARSI ALLA DEA (dal Libro di Babalon)

Un ritiro di tre giorni, per omaggiarla e purificare te stesso. Il simbolo è di Sette per Tre. E’ Babalon. Mantieni il segreto : queste comunicazioni sono sacre...

Questi sono i preparativi : Panno d’Oro Verde, Cibo per la Bestia, su un piatto che deve essere nascosto dietro l’Altare. Lo estrarrai soltanto quando le Porte saranno sprangate.

La trasgressione è la morte.

Copri di Nero l’Altare Maggiore. Preparalo subito. Accenderai la prima Fiamma alle 10.
L'anno di Babalon è 4063 (nel momento in cui è stato redatto il libro, 1946 n.d.r.).

Attenzione a non profanare i Rituali.
Lei è la Fiamma della Vita e il Potere delle Tenebre. Lei distrugge con un’occhiata, e può prendersi la tua anima. Lei si nutre della morte degli uomini.
Splendida e orribile.
Concentra ora tutta la tua forza in Nostra Signora Babalon e accendi una luce sul suo altare, dicendo : Fiamma è la Madonna, Fiamma, i Suoi capelli sono Fiamma.
Un Piatto di cibo, non salato e incontaminato, sulla tovaglia dell’Altare.
Per le 10, dovrai anche avere pronta una Scatola colma di Oscurità. Spalmerai il recipiente che contiene la Fiamma con il tuo sangue. Distruggerai sull’Altare un oggetto di valore. Resterai in perfetto silenzio, e presterai attenzione alla voce di Nostra Signora.. Non parlerai di questo rituale o della sua Rivelazione a nessuno. Se qualcuno te ne chiederà conto, risponderai in modo evasivo…
Dovrai prendere l’Alkaest in bocca, e nel Ricetto delle Tenebre ne conserverai la sostanza.
Visualizzati consacrato a Nostra Signora, e dedica a Lei tutti i tuoi organi, il cuore la mente e l’anima ; perché Lei ti assorbirà, e tu diventerai Fiamma Vivente prima che Lei si incarni. Tutto questo potrà accadere solo per mezzo tuo : nessun altro ti può aiutare in questo sforzo.
E’ solitario, è terribile.
Poi dovrai ritirarti da qualsiasi contatto umano fino a Mezzogiorno di domani. Cancellerai tutti i documenti profani, e riceverai ulteriori istruzioni. Non devi consultare nessun libro, solo la tua mente. Tu sei un Dio. Comportati di fronte a questo Altare come un superiore a ogni altro, e ne avrai prosperità.
Tu sei il Custode e tu sei la Guida, tu sei il Lavoratore e il Meccanico: comportati così. Non parlare di questa cosa fino a che non sarai sicuro che la tua comprensione abbraccia tutto.

LA CHIAMATA DI BABALON (in enochiano, dal Libro di Babalon)

- Rass Io Salman Paradiz Oa-Crimi Aao Ial-Pir-Gah Qui-In Enay Butmon Da I Noas Ni Paradial Casarmg Vgear Chirlan Da Zonac Luciftan Cors Ta Vaul Zirn Tol Hami Sobol ONDOH Da Miam Chis Ta Zo Od Es V-Ma-Dea Od Pi- Bliar O Phil Rit Da Miam C-Crimi Quaada. Od. O-Michaloz Oriom Bagle Papnor Io Dlugam Lonshi Da Umplif V-Ge-Gi Riglied, Babalon! -
E reciterai questa chiamata mentre ti masturberai pensando a Nostra Signora Babalon.

LA GRANDE PUTTANA (dal Libro di Babalon)

Babalon porta questo titolo perché non si nega a nessuno, tuttavia esige un grande tributo in cambio: il sangue stesso dell'adepto e la sua identità egoica come individuo terreno. Il completo annullamento dell'ego e la totale ed eterna servitù. In cambio, la Dea Rossa riempirà la vita dell'adepto di piacere, benessere, abbondanza e amplessi carnali. Questo aspetto di Babalon è ulteriormente descritto dal 12° Aethyr:

- Questo è il mistero di Babalon, la madre delle abominazioni, e questo è il mistero delle sue adulterie, poiché si è arresa a tutto ciò che vive, ed è diventata partecipe del suo mistero. E poiché si è fatta la serva di ognuno, quindi è diventata l'amante di tutti. Non puoi ancora comprendere la sua gloria.Tu sei bella, o Babalon, e desiderabile, poiché ti sei donata a tutto ciò che vive, e la tua debolezza ha sottomesso la loro forza. Perché in quell'unione hai capito. Perciò sei tu che hai chiamato alla Comprensione, o Babalon, Signora della Notte! -

EVOCAZIONE DELLA DEA SCARLATTA (dal Libro di Babalon)

- Ti imploro di presentarti dinnanzi a me con un unico abito e un sontuoso copricapo, oh Babalon. Io ti amo!
Sospiro per te. Pallida o colorita in viso, velata o voluttuosa, io che sono tutto il piacere e il colorito e l’ubriachezza del senso più profondo, io ti desidero.
Metti le ali, e suscita il turbinante splendore dentro di me!
Vieni a me, vieni a me, e cantami ammalianti canzoni d’amore... -

SECONDA EVOCAZIONE (dal Libro di Babalon)

Visualizza Te Stesso come un’Ammantata Radiosità, desiderabile alla Dea, degna d’Amore. Visualizza Lei che si avvicina, abbracciala e ricoprila di baci e lussurioso attenzioni. E pensa alle cose più lascive che puoi immaginare ; tutto va bene per Babalon, tutto. E recita:

- O Babalon, Babalon amata, vieni ora a prendere il Sacramento custodito in questo Santuario. Prendimi adesso, consentimi di ubriacarmi del Vino delle Tue Fornicazioni e lascia che i tuoi baci mi sfianchino a morte; accetta il mio spontaneo sacrificio! -

ULTIME DISPOSIZIONI RITUALI (dal Libro di Babalon)

Tu, come Uomo e come Dio, hai sparso sulla Terra e nei Cieli molti amori; questi richiamano, concentrano e consacrano ogni donna che hai posseduto.
Ricordale, pensale, conducile dentro Babalon, portale dentro Babalon una per una, finché la Fiamma della Lussuria brucia alta.
Poi reciterai per Babalon una Poesia scritta di tuo pugno, di quanti Versi vuoi; questa Poesia sarà utilizzata da te da ora in avanti per la Sua Adorazione, quando Lei ti appare.
Poi medita sulla tua voglia, pensa a Lei e canta questa Poesia masturbandoti. Ricorda ogni Momento Lascivo della tua vita, ogni Giorno di Lussuria, collegali a Lei e portali nel Corpo Astrale, masturbandoti.
Tutto appartiene a Babalon, la tua lussuria è di Babalon.




Fonti:

- Templum Babalonis
- Libro di Thoth
- The Vision and the Voice
- Liber Reguli
- The Book of Lies
- Arcadia93
- Enciclopedia di Thelema
- Apocalisse di Giovanni
- Liber 49 (Il Libro di Babalon)
 
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